Com'è nato Il mare guarisce

 

(Foto credit: Unsplash; Foto dei pinguini: Baumgaertner)


L’ispirazione per questo romanzo mi è arrivata dalle fonti più disparate e ho iniziato a lavorarci nel settembre del 2021. Avevo raccolto già del materiale, colpita da alcuni fatti di cronaca relativi a tematiche ambientali, sia a livello locale che internazionale.

Da ragazzina sono stata iscritta per molto tempo al WWF e non ho smesso di seguire le attività di alcune associazioni ambientaliste. Soprattutto, ho iniziato a notare strane coincidenze di date ed eventi mentre effettuavo le mie ricerche. Anche la mia grande passione per il mondo sottomarino ha avuto la sua influenza nella genesi di questa storia.


Nel rileggere il materiale mi sono accorta che c’era un tema ad accomunare tutti questi stimoli che rimanevano impressi nella mia mente. Allora, ho provato a cercare un filo che potesse unire tutti questi pezzi, come cucire le tessere di una coperta patchwork, per creare qualcosa di concreto che meritasse di essere raccontato e potesse far riflettere su quanta bellezza la Terra ci dona ogni giorno e su quanto siamo interconnessi con il Pianeta a qualunque latitudine viviamo, come la pandemia ci ha dimostrato.


Ho vagliato a lungo se collocare la storia all’estero, magari in un acquario più famoso e blasonato invece di quello piccolo e di provincia della mia città, ma il problema ambientale è ormai eterogeneo a livello mondiale e quando è scattato il legame fra ecologia e Covid e la necessità della quarantena per i protagonisti, ho creduto che sarebbe stato bello raccontare qualcosa che conosco più da vicino, decidendo di situare il romanzo a Livorno.


Questa scelta di semplicità nell'ambientazione era molto più coerente anche con il modo in cui avevo deciso di narrare Kai e Viola e la loro storia. Un'altra sfida che mi sono posta è stata quella di parlare dell'amore che nasce fra persone che hanno un passato importante alle spalle, una figlia come nel caso di Viola, ma in una situazione normale: niente personaggi famosi, niente luoghi rinomati, niente drammi personali estremi per portare avanti la trama.


L'amore attraverso i piccoli gesti quotidiani è la frase richiamo del libro perché tutto il romanzo è improntato alla valorizzazione di ciò che diamo per scontato e insignificante a causa di questo nostro modo di vivere ultra moderno che spinge i bisogni (spesso inutili) di una società oltre i limiti, calpestando tutto quello che abbiamo a partire dalla nostra meravigliosa Terra.


Così Kai e Viola sono persone ordinarie con i loro problemi, ma con la maturità che li ha portati a risolversi, o a cercare di farlo, prima di decidere di stare insieme perché la vita è già tanto complicata con tutto quello che capita intorno.

Desideravo che questa storia fosse meno drammatica rispetto alle precedenti che ho scritto e sebbene non manchino elementi di contrasto fra i personaggi, l'intenzione era che apportasse una sensazione di benessere in chi l'avrebbe letta, facendo comunque riflettere sulle tematiche proposte attraverso il lavoro dei protagonisti.


Il tema ecologico e l'avvento del Covid-19 sono stati due spunti importanti per ripensare il nostro tempo e la connessione di tutto l'ecosistema del nostro pianeta. Kai e Viola mi hanno fornito la bellissima opportunità di approfondire realtà lontane come le spedizioni Antartiche e quelle vicine nella mia regione, in posti molto particolari come l'Arcipelago toscano e le sue terre quasi incontaminate.

Constatando purtroppo che, nonostante la distanza di migliaia di chilometri, i problemi di inquinamento sono gli stessi.

Anche in questo romanzo sono state molte le associazioni da cui ho largamente attinto informazioni: Greenpeace, Legambiente, FridayforFuture. Il mio cuore, però, stavolta è rimasto catturato dai meravigliosi progetti dei ricercatori del PNRA (Progetto Nazionale di Ricerche in Antartide) che mi riempiono ogni volta di meraviglia.


Le intenzioni di scrittura per questo romanzo erano molto chiare nella mia testa, la difficoltà era metterle su carta e renderle al meglio attraverso i personaggi.

Onestamente non credevo di riuscire a concludere questo libro: la vita si è messa nel mezzo e ho interrotto per molti mesi la sua stesura. Per questo rappresenta per me un doppio traguardo e una grandissima soddisfazione. 

Spero di avervi trasmesso un po' del dietro le quinte de Il mare guarisce, ma oltre quello che vi ho raccontato, so che i libri fanno sempre magie e ognuno troverà fra le sue pagine qualcosa che neanche io ho immaginato.


Buona lettura.

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