Le strade aperte da Nellie Bly

«Non ho mai scritto una parola che non provenisse dal mio cuore. E mai lo farò».
Nellie Bly

(crediti foto: Il Friuli.it)

La prima volta che ho sentito parlare di Nellie Bly è stato anni fa, da amante di fantascienza scoprii che questa donna fece il giro del mondo in 72 giorni per emulare il libro di Jules Verne.
Un ricordo rimasto lì e rispolverato molto tempo dopo, chiacchierando con Melania Soriani che mi parlava di lei con la luce negli occhi e l'entusiasmo nella voce.
Così è nata la curiosità di saperne di più, che è poi una delle caratteristiche di chi scrive, e sono rimasta davvero stupita da ciò che questa donna ha fatto, soprattutto in campo letterario.

Non riporto la biografia completa di Elizabeth Jane Cochran (o Cochrane quando lei stessa si aggiunse la e finale, 1864-1922), che è il suo vero nome - i dettagli potete cercarli su wikipedia - ma i fatti salienti vanno raccontati: proveniva da una famiglia di quindici figli, rimase orfana e anche con il secondo matrimonio della madre, la famiglia non se la passava bene. Iniziò a lavorare presto e riuscì a entrare al Pittsburgh Dispatch, il giornale della città, dove le fu dato lo pseudonimo di Nellie Bly.

È stata la prima donna a dedicarsi al giornalismo, pioniera di molte altre prime volte per la condizione femminile di fine '800. Ha letteralmente inventato le inchieste sotto copertura
Infatti, dopo essersi trasferita a New York, si finse pazza per venire internata e indagare su un manicomio femminile. Fu così testimone diretta delle terribili condizioni in cui venivano curate le pazienti e con la sua indagine denunciò pubblicamente quanto accadeva. 
Successivamente si occupò di sfruttamento delle operaie, di bambini non desiderati, delle condizioni di lavoro delle domestiche. 

Il suo nome è legato anche al famoso giro del mondo da record di cui vi parlavo, completato in soli 72 giorni, emulando il romanzo di Jules Verne, che intervistò durante la tappa francese del tour.
Prima donna a viaggiare sola a fine '800, un'epoca in cui le signore si muovevano solo se in compagnia di familiari, divenne un modello di emancipazione femminile per il tempo. 
Ai suoi primati, riuscì ad aggiungere anche quello di primo corrispondente di guerra donna quando, rimasta vedova, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, si fece inviare sul fronte europeo. Al suo ritorno continuò a scrivere articoli e si schierò al fianco delle suffragette.

(crediti foto: interessante.it)

Melania Soriani ha imparato da Nellie la tenacia e, dopo anni di ricerca e scrittura, è riuscita a pubblicare il suo romanzo con un grande editore: Mondadori.
Sono anni silenziosi, faticosi, difficili, che parlano di riscritture, limature e perfezionamento di una storia.
Solo considerando questo si comprende la qualità del suo libro che ho letto e che consiglio a tutti, soprattutto alle ragazze e alle donne, perché come l'autrice stessa afferma: “Bly è nato con questo intento: riuscire a contagiare chiunque con la forza e la speranza che questa donna meravigliosa è capace di trasmettere.

Sono davvero felice per il traguardo raggiunto da Melania e che abbia accettato di rispondere alle mie domande su Nellie e sul suo percorso di scrittura e pubblicazione. Leggete la sua bella intervista.

Ciao e benvenuta! Vuoi presentarti brevemente ai lettori del blog, magari raccontandoci qualcosa di te e com'è nata la tua passione per la scrittura?

Sono una donna e una madre come le altre, che cerca di fare un buon lavoro con i propri figli e di realizzare i sogni che ha coltivato per anni, in attesa che arrivasse il momento giusto per farlo.
Da ragazzina ero fissata con le poesie, riempivo quaderni interi. Poi un giorno i miei mi fecero notare che scrivere non avrebbe mai portato il pane sulla mia tavola. Così ho messo via tutto in un cassetto e da brava ragazza, quale ero, ho studiato e trovato lavoro. Poi mi sono sposata, ho avuto dei figli, ho cambiato regione, amici, una vita. In tutto ciò, c’era una rotellina che continuava a girarmi dentro: scrivere. Grazie anche all’incoraggiamento delle mie figlie, mi sono messa a studiare (non ho mai smesso, in realtà) e ho ricominciato, prima con racconti brevi, poi con un paio di romanzi chiusi ancora nel cassetto. Quindi sono arrivati: In viaggio con Amir e Bly.

Come hai “conosciuto” Nellie Bly? E quando hai deciso di raccontare la sua storia?

È stato grazie a un trafiletto su Facebook in cui si commemorava l’anniversario della sua morte. Mi sono incuriosita, come mi capita sempre di fronte alle vite delle donne che nel passato hanno combattuto per i nostri diritti. La storia di Bly è quella di una ragazza che sapeva chi voleva essere e ha lottato per realizzarsi. Un amore a prima vista, per me.
Mi sono chiesta: perché io non conoscevo questa storia? Perché nessuno me ne aveva mai parlato? Così ho deciso che l’avrei raccontata io, per tutte le ragazze, per tutte le donne e gli uomini che vorrebbero realizzarsi, ma a cui non è permesso farlo

Che cosa ti ha colpito di più di questa donna dello scorso secolo? Cosa ne fa un'icona ancora attuale da essere esempio anche per tante ragazze di oggi?

La tenacia. La grinta. La perseveranza. La testardaggine. La sua ribellione fatta non di parole, ma di fatti. Le battaglie di Nelly sono purtroppo ancora le nostre, quelle di ogni donna che si trovi a dover gestire impegni lavorativi e famiglia; quelle sul posto di lavoro, dove se sei donna e madre, resti indietro, e se non lo sei comunque lo sarai prima o poi. 
Quelle di chiunque abbia un sogno da realizzare e prova a farlo, ma qualcuno gli dice: no, tu non puoi: tu non sei italiano, tu non hai la pelle chiara, tu sei una donna e non puoi lavorare; tu sei una donna e puoi innamorarti solo di un uomo; tu puoi essere una donna, oppure un uomo.
Ecco, se Nellie Bly fosse ancora viva, la vedremmo sostenere queste battaglie. Quindi c’è molta attualità nei contenuti della vita di Bly. E se ciò non fosse sufficiente, chiediamoci tutti: se Nellie Bly è riuscita a conquistare il suo ruolo, quello che aveva scelto per sé stessa, a diventare una reporter, una donna di affari, a girare intorno al mondo da sola battendo tutti i record del tempo... se lei è riuscita a fare tutto ciò in un secolo in cui a una donna non era permesso uscire sola di casa, perché non dovremmo farcela noi, oggi?
Comunque, dico io, abbiamo l'obbligo di provare e impegnarci per tentare di realizzare le nostre aspirazioni. E questo insegnamento non può essere fonte d’ispirazione anche per un uomo? 
La vita di Nellie è un esempio universale. Che parla a tutti noi. Aldilà delle scatole in cui le convenzioni sociali usano catalogarci ogni volta.

So che il libro ha avuto una lunga fase di lavoro, di ricerca, di scrittura. Ce ne vuoi parlare?

La fase di studio e preparazione del romanzo è stata la parte più divertente, ma anche la più complicata. Per la ricerca sull’ambientazione, ho usato gli archivi di alcune università e i documenti delle Contee che raccolgono interessanti volumi editi dalle Camere di Commercio del tempo, e riportano con molta accuratezza uno spaccato della vita di quel periodo storico. 
Mi ha aiutata anche il saggio della giornalista americana Brooke Kroeger, che ha raccolto documentazione su Elizabeth Jane Cochrane per alcuni anni. Poi ho cercato di ricreare su carta i momenti più importanti della vita di Elizabeth Jane Cochrane, quelli che l’avevano trasformata nella donna eccezionale che poi era.
Questo è servito soprattutto per capire come strutturare il romanzo, da dove partire e fin dove arrivare. La prima stesura non ha richiesto troppi mesi. Al contrario, le revisioni sono state un lavoro duro e difficile.

C'è stata una parte più complicata da scrivere?

L’evoluzione del rapporto fra Elizabeth e la madre, che all’inizio rappresenta il guardiano della soglia, l’ostacolo che le si pone sempre davanti e poi la sostiene, seguendola prima in Messico e poi a New York. 

Dopo In viaggio con Amir, romanzo per ragazzi finalista al Premio Bancarellino del 2019, hai raggiunto un altro grande traguardo. So quanto il tuo percorso sia frutto di studio, umiltà e sacrifici e penso che sia tutto meritatissimo, però sono curiosa: stai già elaborando nuovi progetti? 

Sto ultimando la stesura di un altro romanzo storico, dedicato questa volta a una famiglia di scultori italiani. Tuttavia la precedenza resta Bly, che si è appena involato e ha bisogno di essere sostenuto. E anche io ho necessità di confrontarmi con i lettori, di avere dei riscontri. Spero che Bly possa ispirare tanti giovani a farsi avanti, a seguire i propri sogni

Grazie per la tua disponibilità e un grande in groppa al lupo, Melania, a te e al tuo romanzo. Spero che anche questo canale possa far arrivare il tuo libro a molte persone perché è una di quelle letture che vanno fatte depositare, che rimangono dentro e lasciano forza e speranza. Possa Nellie insegnare tanto a tutte noi nel portare avanti le nostre aspirazioni senza timori.


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